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Villa San Giovanni

La città di Villa San Giovanni è divisa nei quattro quartieri di Acciarello, Cannitello, Pezzo e Piale. La città, di origini arcaiche risalenti a ben prima della colonizzazione dei greci, è stata più volte ricostruita in seguito ai disastrosi terremoti che hanno martoriato l’area nel corso della storia, ma nonostante l’impianto moderno, tra le viuzze dei borghi marinari di cannitello e punta pezzo si possono intuire i sussurri del tempo e gli echi di un passato fatto di conquiste, viaggiatori e avventure.

Il borgo marinaro di Cannitello è un luogo suggestivo e affascinante, da cui si potranno scorgere le tipiche feluche calabresi che salpano a caccia del pesce spada, principe indiscusso della cucina di queste parti, incontrare nuotatori provenienti dall’altra riva dello stretto e godere di un panorama unico al mondo sulla costa siciliana e le isole eolie. Il più popoloso quartiere di Pezzo, invece, offre la possibilità di fare, all’omonima punta, il bagno nello stretto più stretto che c’è, a un passo dalla costa di Messina, magari rimirando un indimenticabile tramonto viola da gustare tanto qui quanto a Piale, frazione panoramica che è un vero e proprio balcone che si affaccia su questo straordinario pezzetto di mondo. Infine è d’obbligo una passeggiata per il quartiere di Azzarello, in cui si può ancora intravedere il fermento di un passato antico che echeggia per le rovine di Torre Cavallo e Forte Murat e dà un assaggio della sua imponenza al museo di Storia Naturale dello Stretto di Messina. Da qui sarà possibile vivere l’esperienza unica della traversata dello stretto di Messina a bordo di spaziose e rilassanti navi traghetto che offrono ai passeggeri la possibilità di godersi il viaggio in lussuosi saloni forniti di tutti i comfort e di un ottimo servizio di ristorazione o di lasciarsi ammaliare dai ponti panoramici e ammirare il paesaggio costantemente mutevole dello stretto di Messina, le diverse imbarcazioni impegnate nelle pesche stagionali e i lussuosi yacht in visita di queste splendide acque.

Il borgo di Acciarello prende il suo nome dalla famiglia Azzarello, che si stabilì su queste terre nel 1743 per sfuggire alla peste che si stava spandendo a Messina. Gli Azzarello e molti altri profughi che fuggirono nelle terre calabresi, però, non riuscirono a scampare indenni alla morte nera: nonostante la città di Messina fosse stata messa in quarantena, un giro di contrabbando tra le due sponde mise in circolo un pastrano e alcune coperte infette, che propagarono l’epidemia anche in terra calabra.

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